Sono in pagamento i contributi a commercianti e artigiani del cd “Decreto Aree Interne”, un bando messo a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri su richiesta di Comuni che possiedano determinate caratteristiche e che stanzia per gli artigiani e i commercianti di Canale e Montevirginio 148.888,18 euro da ripartirsi in tre annualità dal 2020 al 2022 (€ 63.809,22 annualità 2020, € 42.539,48 annualità 2021 ed € 42.539,48 annualità 2022).
Le richieste di contributo pervenute sono state 34, tutte ammissibili. Di queste, 21 saranno subito liquidate, per le altre 13 si dovranno aspettare i tempi tecnici di regolarizzazione del Durc o della posizione fiscale, oppure si provvederà ad attivare procedure sostitutive con l’obiettivo di erogare comunque il contributo.
Gli importi, che arrivano fino a 1.467,65 euro per attività, saranno accreditati direttamente sull’Iban dichiarato in fase di presentazione della domanda.
Se per la prima annualità i contributi sono stati dati a fondo perduto rispetto alle spese sostenute nel 2020, quest’anno sono stati erogati supportati da documentazione che attesti come questi fondi hanno finanziato investimenti dell’azienda nel 2021.
“Secondo anno per questo bando che porta risorse alle nostre realtà imprenditoriali – commenta il vice sindaco con delega alle Attività Produttive Fabrizio Lavini – e che ha bisogno di tantissimo lavoro per gestirne l’iter complessivo. Una mole di lavoro per amministratori e uffici davvero enorme, che anche quest’anno abbiamo affrontato volentieri, visto che questi soldi vanno alla nostra Comunità.”
“I due anni di pandemia sono stati davvero duri per tutti noi – commenta il sindaco di Canale Monterano Alessandro Bettarelli – ma il nostro Comune può dirsi fiero per quanto fatto. Dall’associazionismo alle Istituzioni tutti hanno messo in campo grandi energie per aiutare cittadini e imprese. Crediamo che i risultati ottenuti da Canale sono evidenti, ma è chiaro che senza interventi strutturali il prossimo autunno potrebbe presentarsi, a livello economico, ancora più duro della primavera 2020. A casa potremo anche abbassare le temperature di uno o due gradi, ma le nostre piccole imprese non potranno abbassare quella dei frigoriferi o dei forni. C’è tanto da fare e noi, nel nostro piccolo, continueremo a lavorare affinché la nostra Comunità resista come meglio può a questo periodo storico difficile.”