Dove regna sovrana la confusione i confusionari sguazzano. Pertanto, per la dovuta chiarezza, si specifica:
1) l'On. Angelo Bonelli, Presidente dei Verdi, in una lettera del 28/09/2012 non certo benevola nei confronti dell'operato di questa Amministrazione Comunale, ha scritto che la L.R. 79/88 istitutiva della Riserva Parziale Naturale "Monterano" è una "lex specialis". Egli stesso si riferisce alla Riserva chiamandola, più volte, formalmente, Riserva Parziale Naturale "Monterano";
2) sempre l'On. Angelo Bonelli, Presidente dei Verdi, ha scritto espressamente che "lex posteriori generalis non derogat anteriori specialis";
3) Angelo Stefani, Sindaco del Comune di Canale Monterano, Ente Gestore della RPNM, precisa che il soggetto giuridico che egli stesso è chiamato a gestire si chiama, per legge istitutiva, Riserva Parziale Naturale "Monterano" e aggiunge che tutti gli atti elaborati con una dicitura differente sono erronei ed illegittimi.
Invece, la lettera pervenuta a questo Comune da parte della Regione Lazio che è stata letta nell'ultimo Consiglio Comunale e che qui si pubblica per intero, evitando di evidenziare i nomi degli scriventi, afferma, tra l'altro, che la denominazione è Riserva Naturale Regionale Monterano. Pertanto, sul territorio di Canale esistono due soggetti giuridici differenti: uno istituito per legge, legge peraltro mai abrogata e/o modificata (se non per un ampliamento della sua superficie) e quindi tuttora vigente e cogente; l'altro istituito inspiegabilmente con presunzione ed una certa dose di faziosità dall'apparato burocratico regionale, evidentemente interessato.
Poiché è tuttora vigente e operante la L.R. 79/88 - anche in virtù della L.R. 29/97, dai funzionari regionali poco responsabilmente e molto impropriamente richiamata, che nell'art. 39 ne statuisce la vigenza (articolo e legge che si consiglia di legere e intelligere) - non si riesce a comprendere l'interpretazione fornita nella citata lettera della Regione.
In essa si asserisce, a giustificazione della interpretazione "innovatrice" , che è sempre stata usata la denominazione "semplificata" e questo anche per quanto riguarda il periodo dal 1988 al 1997, ovvero ben nove anni prima di quell'art. 5 erroneamente e superficialmente evocato, come spiegazione data da qualcuno che non vuole leggere, poiché in quella norma si suddividono semplicemente le aree naturali protette in "parchi naturali" e "riserve naturali". Specifico, se ancora ce ne fosse bisogno, che un illecito amministrativo non diventa lecito solo perché protratto negli anni.
A quanti si chiedono perché il Sindaco sia così pervicace e apparentemente, inutilmente ostinato e pignolo, rammento che lo spirito della istituzione della Riserva, che aveva tra i suoi principi fondanti quello di contribuire allo sviluppo del paese e di cui anche il sottoscritto è stato fautore, è andato completamente smarrito nella giungla burocratica che ha fatto perdere di vista la sua entità come bene comune e la sua caratterizzazione iniziale focalizzata su quell'aggettivo "Parziale". Tant'è che i burocrati devono spiegare cosa è successo negli anni dall'88 alla presunta semplificazione del '97. Con chi hanno trattato? Quali atti sono stati impropriamente assunti? E cosa dire dell'enorme spiegamento di personale pagato dalla collettività? La legge istitutiva prevede, ancora oggi, 8 persone compreso un Direttore dell'Ufficio Tecnico. Mentre al momento risulta che il personale sia costituito da circa 14 elementi e in passato si sono avute punte di oltre 20 dipendenti; personale pagato dalla Regione, come diceva qualcuno per minimizzare il fatto. Con i soldi dei contribuenti, anche canalesi, dico io!
Infine, per inciso, per rassicurare i detrattori (o speculatori o peggio), riaffermo quanto più volte ed in tutte le sedi da me ribadito: non è intenzione della mia Amministrazione cementificare il territorio della Riserva Parziale Naturale "Monterano". È nostra intenzione, invece, valorizzarla appieno e farla finalmente rivivere a beneficio dell'intera comunità e degli ospiti benvenuti, nell'ottica della tutela dell'ambiente, del paesaggio, della storia, delle tradizioni, dei costumi, degli usi, non ultimi quelli civici, delle popolazioni di Canale e Montevirginio, che hanno saputo, nel corso dei secoli, preservare, custodire e tramandare tutto il territorio, con armonia, naturalezza e saggezza contadina, senza interferenze burocratiche nocive, alienanti e isolanti.
Invece dei cartelli di divieto di accesso, accogliamo i visitatori con un bel "Benvenuti nella Riserva Parziale Naturale Monterano. Procedere con cautela nel rispetto dell'ambiente".
Angelo Stefani