Il compostatore elettromeccanico presente presso il Centro Comunale di Raccolta (CCR) è pronto per entrare in funzione, anche se in una fase sperimentale e con un limite massimo annuo di trattamento dell’organica pari a 80 tonnellate, come da parere dell’ARPA.
Per arrivare all’attivazione è stato necessario verificare e risolvere alcuni punti che riguardano vari aspetti del funzionamento quali:
• Collaudo, verifica e acquisto del macchinario;
• Acquisizione di un nuovo parere da parte dell’ARPA, causa di un diverso posizionamento del compostatore rispetto a quanto dichiarato nel progetto iniziale;
• Verifica della normativa e individuazione obbligatoria di un’area separata all’interno del CCR, rispetto all’area di stoccaggio;
• Individuazione di uno spazio per lo stoccaggio e la maturazione dell’ammendante, anch’essi obbligatori per legge;
• Definizione delle modalità e tempi per la certificazione dell’ammendante prodotto (ACM);
• Definizione modalità per l’utilizzo e la distribuzione dell’ACM;
• Accordo con l’attuale Gestore del ciclo dei rifiuti (Cooperativa 29 Giugno) e affidamento della gestione del compostatore, in modo da garantire la piena integrazione del ciclo del compostaggio con quello della raccolta differenziata e, nello stesso tempo, garantire il rispetto delle norme che regolano gli affidamenti diretti di beni e servizi.
Il compostatore, simulando e accelerando quanto avviene in natura, è in grado di trasformare la frazione organica dei rifiuti in ACM (o, più semplicemente, compost), cioè in una sostanza, simile al terriccio, da utilizzare nel giardino e nell’orto, riducendo i costi di trasporto e smaltimento dell’organico nei centri di trattamento.
La fase di avvio riguarderà una parte dell’utenza TARI (utenza campione), individuata all’interno della Frazione di Montevirginio, quale compromesso tra il numero degli utenti e la necessità, per il Gestore e per il Comune, di evitare modifiche al calendario e ai percorsi, pur garantendo la separazione dell’organico prodotto dall’utenza. I cittadini interessati dalla fase sperimentale dovranno semplicemente usare sacchetti compostabili certificati forniti dal Comune, che non creano problemi né al macchinario né al compost prodotto.
Da questa sperimentazione si acquisiranno tutta una serie di indicazioni utili per la gestione, a regime, del compostatore, tra le quali i costi effettivi di gestione dell’impianto e, conseguentemente, i possibili risparmi, che saranno misurati direttamente sul campo e, rispetto ai quali, si andrà a determinare il bilancio economico del compostatore a pieno regime. Il trattamento dell’organico con il compostatore si affianca ed integra, ma non sostituisce, il compostaggio domestico, che rimane comunque la migliore alternativa per la gestione della frazione organica.