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Sentenza storica a difesa degli usi civici

 

 

Comune di Canale MonteranoCon la pubblicazione della sentenza n. 76/2017 del Commissariato Usi Civici del Lazio, Umbria e Toscana, nella quale viene bocciata la transazione del 2015 che rendeva 80 ettari di territorio ad uso civico "patrimonio disponibile" del Comune, si fa finalmente luce su un’altra pagina controversa della storia del Comune di Canale Monterano e, nello specifico, del rapporto tra cittadini e territorio.

Il Commissariato Usi Civici del Lazio, Umbria e Toscana ha infatti pienamente accolto il ricorso presentato ad inizio 2016 da un folto gruppo di cittadini di Canale e Montevirginio, riguardante gli esiti dell’Accordo Transattivo stipulato a fine 2015 tra Università Agraria di Canale Monterano e l’allora Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Angelo Stefani. Le doglianze dei cittadini, poi condivise pienamente dalla nuova Amministrazione insediatasi nel Giugno 2016, rivendicavano la persistenza di diritti di uso civico su un’ampia porzione di terreni (circa 80 ettari) all’interno della Riserva Naturale Monterano, che invece nella transazione erano divenuti “patrimonio disponibile” del Comune di Canale Monterano.

La sentenza citata ha accolto in toto le istanze dei cittadini e dato ragione a quanti avevano sostenuto tale ricorso. “Un successo non politico - ci tiene a dire il Vice Sindaco Stefano Ciferri - ma un successo della nostra Comunità, che ha difeso in modo esemplare la storia e lo stesso suo carattere identitario. Una sentenza che restituisce dignità alla nostra comunità che da sempre è titolare di ampie zone di territorio difese fino all’Ottocento dalla prepotenza del Feudatario ed oggi difese da un modo sordo di amministrare a tutti i livelli. In un passaggio della vicenda, nata nel 2011, una istituzione pubblica ha messo in discussione la stessa esistenza della “Comunità di Monterano” a cui ancor oggi in parte sono intestate le terre, definendola “fantomatica”. Credo che adesso la stessa istituzione si dovrà ricredere. L’azione di riordino anche sulla questione usi civici nel nostro Comune è naturalmente solo all’inizio, ma questo successo ci fa ben sperare”.

“La lista Progetto Locale, poi vincitrice delle Comunali 2016 - aggiunge il Sindaco Alessandro Bettarelli – si era formata anche per dire no a questa assurda transazione, che eliminava il diritto di uso civico su circa 80 ettari di territorio. Siamo quindi pienamente soddisfatti per aver potuto contribuire a bloccare, prima come cittadini, poi come amministratori, un’operazione pericolosa, che cancellava senza ragione diritti della nostra comunità esistenti da sempre. Rimane il rammarico per tempo e soldi buttati via su un’operazione assurda, giustamente cancellata dai giudici, così com’è stata cancellata dall’Area Vigilanza della Regione Lazio la folle, ma per fortuna breve, stagione dell’urbanistica creativa a Canale.

Il nostro territorio, il nostro Comune, non ne esce purtroppo completamente indenne, perché gli sbagli fatti non si cancellano con una sentenza, ma quello che rimane, ed è forse più importante, è l’aver assistito ad una levata di scudi dei cittadini che rimarrà, come monito, per tutte quelle Amministrazioni, di qualsiasi colore politico, locali o sovracomunali, che proveranno a trattare il territorio come cosa privata. Un territorio che qualcuno avrebbe preferito considerare merce e non patrimonio inalienabile, imprescrittibile e inusucapibile di storia, cultura, ambiente da proteggere e valorizzare. Un bene comune che troppo spesso dimentichiamo di avere e che invece rappresenta uno dei pochi baluardi in favore dello sviluppo sostenibile e durevole della nostra terra.”

Chiesa di S. Bonaventura